I rendimenti sono cambiati. I BTP rendono troppo poco ora che la BCE sta abbassando i tassi? Beh, dipende dalle scadenze che stai guardando. Se prima la curva era invertita e offriva buone opportunità sul breve, oggi il contesto è mutato: lo steepening ha riportato interesse sulla parte lunga della curva. Le scadenze più lontane superano il 4,5% di rendimento a scadenza, un dato interessante se confrontato con il tasso BCE al 2,15% e l'inflazione europea sotto l'1,9%.
Stiamo parlando di rendimenti reali positivi. Più alti rispetto ad altri Paesi dell'Eurozona. Ma hai davvero capito come selezionare queste obbligazioni? Ecco una guida sintetica ma concreta.
Cosa osservare nella curva
La BCE ha iniziato a tagliare i tassi, ma le duration lunghe dei BTP continuano a offrire rendimenti elevati. Oggi, i titoli con scadenze comprese tra i 16 e i 18 anni sono quelli con gli YTM più interessanti. --> --> AMUNDI ITALY BTP GOVERNMENT BOND 10Y Grafico a cadetele settimanali dell'AMUNDI ITALY BTP GOVERNMENT BOND 10Y. Fonte:baha.com --> Le obbligazioni italiane in questa fascia mostrano prezzi fortemente scontati, eppure continuano a distribuire cedole costanti, generando un rendimento a scadenza che si spinge sopra il 4,5%.
Prendiamo il BTP 2067: una cedola al 2,80%, ma un prezzo attorno al 72%, con un rendimento che oscilla tra il 4,74% e il 4,82%.
Oppure il BTP 2047, cedola al 2,70% e prezzo sotto gli l'81%, con rendimento a scadenza fino al 4,50%.
Infine ci sono titoli come il BTP 2048 o il 2046, con cedole più alte ma prezzi ancora compressi, e YTM appena sotto il 4,5%.
Queste scadenze sembrano ancora essere fuori asset, ovvero prezzate con uno spread maggiore rispetto al resto della curva. Il mercato non ha ancora definito con chiarezza il livello corretto per questi titoli lunghi, ed è proprio in queste zone che si nascondono possibili inefficienze.
Un'opportunità da maneggiare con cura
La parte lunga della curva italiana oggi mostra rendimenti elevati rispetto a quello che ci si potrebbe aspettare. Ma attenzione: rendimenti alti = duration alta. E la duration è un'arma a doppio taglio.
Investire in questi titoli senza portarli a scadenza significa esporsi al rischio di mercato. Se i tassi tornano a salire, il prezzo può subire forti correzioni. Inoltre, come per qualsiasi obbligazione statale, esiste sempre un rischio emittente: in caso di default, entrerebbero in gioco le CAC, e i rimborsi potrebbero essere lunghi e parziali.
Quindi?
Oggi sul mercato esistono ancora BTP con YTM superiori al 4,5%, e questi rendimenti sembrano concentrarsi nella parte della curva compresa fra i 16 anni e i 18 anni di duration. Ma sono proprio queste scadenze, quelle che reagiscono maggiormente a livello di prezzo di fronte a mutamenti dello scenario economico.
Abbonati a Money.it - naviga senza pubblicità e scopri tutti i contenuti premium dedicati agli abbonati: https://premium.money.it/