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Garlasco, l’avvocata di Stasi: «Aspettiamo i dati sulle unghie, siamo tranquilli»

2025-09-10 24,525 Dailymotion

Negli uffici della questura di Milano vengono analizzati alcuni reperti provenienti dai rifiuti sequestrati 18 anni fa nella villetta della famiglia Poggi, per cercare eventuali impronte latenti, cioè non visibili a occhio nudo. Tra gli oggetti esaminati figurano una confezione di Estathè, un pacchetto di biscotti, un sacchettino con cereali e un sacco della stessa pattumiera contenente i resti della colazione. «Semmai troveremo delle impronte, saranno tracce già rinvenute. Un passaggio importante sarà quello sulle unghie, da dove si è partiti. L’incidente probatorio è solo una parentesi», ha dichiarato Giada Bocellari, avvocata di Alberto Stasi. Il punto cruciale resta la questione del Dna trovato sotto le unghie di Chiara Poggi: non è ancora chiaro se sia utilizzabile né se possa essere attribuito a Sempio. Mancano infatti i dati originali analizzati nel 2014 dal professor Francesco De Stefano, perito dell’Appello che condannò Stasi. Per ora sono disponibili solo i risultati del Ris di Parma, motivo per cui l’esame non potrà concludersi entro i 90 giorni previsti, a partire dal 17 giugno.