Incidenti stradali con il trattore: il rapporto Inail
Il settore agricolo deve far fronte a un problema annoso e mai affrontato con la necessaria risolutezza: l'elevato tasso di infortuni sul lavoro. Secondo i dati più aggiornati, raccolti da Inail per il quinquennio 2019-2023, gli incidenti mortali sono in crescita (+10% rispetto al quinquennio precedente). In dodici anni di rilevazione il numero dei decessi non è diminuito.
Nel Lazio gli infortuni denunciati a Inail nel quinquennio analizzato sono stati oltre 5 mila, ma il numero reale degli incidenti sul lavoro è di gran lunga superiore a quelli di cui l'istituto nazionale per le assicurazioni viene a conoscenza. La provincia di Roma si contraddistingue per l'incremento percentuale più significativo degli infortuni.
Ribaltamento dei trattori: "Solleva l'arco" è la mossa salva vita
A pesare sulle statistiche generali, soprattutto per quanto riguarda gli eventi mortali, ci sono gli incidenti stradali con il trattore, un mezzo indispensabile per il lavoro nei campi. La causa principale degli infortuni gravi e mortali è dovuta al rovesciamento laterale o al capovolgimento del mezzo. Le motivazioni possono essere diverse: dall'errata manovra del conducente, al carico eccessivo o non bilanciato, alla conduzione del mezzo su terreni cedevoli o con pendenza troppo elevata, fino ad arrivare all'anzianità del parco macchine.
Il rischio concreto è che l'operatore possa essere sbalzato fuori dal trattore e rimanere schiacciato sotto di esso, con esito, purtroppo, letale. Una semplice manovra può salvare la vita ed è quella di sollevare l'arco, cioè la barra presente in ogni trattore conforme a norma, che può evitare il rovesciamento del mezzo di 180 gradi e il conseguente letale schiacciamento del conducente.
I problemi soni molteplici. Uno tra i principali è che "il parco macchine dei trattori in possesso degli agricoltori italiani è particolarmente vetusto", ha dichiarato a Camelot, il professor Danilo Monarca (docente di Meccanica agraria presso l'Università di Viterbo), "molti mezzi hanno più di venticinque anni e sono sprovvisti di questa fondamentale barra di sicurezza". "Esistono bandi della Regione Lazio e di Inail per ottenere finanziamenti per l'acquisto di trattori più moderni", ha spiegato il professore.
"La problematica della sicurezza dei mezzi agricoli è poco attenzionata dalle associazioni di categoria, che dovrebbero fare molto di più", ha denunciato il dottor Marco Tiberti, presidente di European Consumers.
Un'ulteriore complicazione è data dal fatto che spesso la barra di sicurezza urta contro i rami delle piante, soprattutto nei vigneti o uliveti. Questo costringe i conducenti dei trattori ad abbassare la barra, rinunciando però ad uno strumento fondamentale per la loro sicurezza.
I progetti di ricerca dell'Università di Viterbo
Per ovviare a questa manovra, che si rivela purtroppo spesso letale per chi la compie, l'Università degli studi della Tuscia di Viterbo, con il profess