Al Salone dell'Auto Iaa Mobility di Monaco di Baviera non si passeggia più tra stand in giacca e cravatta: qui il futuro corre a cielo aperto e fa poco rumore, perché l'elettrico è ancora protagonista. Volkswagen apre il gioco con la ID. Polo che non è più la piccola di un tempo ma una citycar che sogna la Serie A, e con le ID. Cross e ID. Everyone, promessa di mobilità da ventimila euro. Hyundai risponde con un’auto che sembra uscita da un manga, Bmw con l'iX3 che segna un cambio di passo, Cupra con la Raval appuntita come una lama. Dalla Cina arriva Lynk & Co 08 con maxi schermi e software multilingue, mentre Polestar 5 tenta gli orfani di Tesla. Poi, tra tanta avanguardia, spunta la nuova Citroën C3. Non è un restyling, è una rivoluzione: il frontale alto con gli Chevron giganti non si era mai visto e dentro c'è un salotto compatto con sospensioni morbide e plancia "Citizen Lounge". Tre anime per tre pubblici: benzina con 100 cavalli, ibrida con motore elettrico integrato e persino la versione a batteria, 110 cavalli e 440 chilometri di autonomia urbana, che si ricarica all'80% in meno di mezz'ora. Intanto a Milano Audi gioca la carta del design con la Concept C: una targa elettrica dal fascino Anni Trenta, firmata da Massimo Frascella, destinata a diventare realtà dal 2027. E in Italia arriva anche il decreto Ecobonus: fino a undicimila euro di sconto con rottamazione e tetto prezzo fissato a trentacinquemila più Iva. Numeri che trasformano l’elettrico da lusso lontano a possibilità concreta. Monaco segna il futuro, ma stavolta il futuro ha fretta.
