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Premio Mattia Torre, la cerimonia a Viterbo: la commozione di Geppi Cucciari e il cast di «Boris» ricordando il regista romano

2025-10-05 6,408 Dailymotion

C’è quasi tutto il cast di «Boris» sul palco del Teatro dell’Unione di Viterbo. Risate, improvvisazioni e commozione hanno accompagnato la serata conclusiva della prima edizione del «Premio Mattia Torre», dedicato ai nuovi talenti under 35 della scrittura comica e teatrale. A condurre, un’irresistibile ed emozionata Geppi Cucciari, tra amici, colleghi e la famiglia al completo: insieme per ricordare Mattia Torre, drammaturgo, sceneggiatore e regista romano, autore di un classico come «Boris» – prima serie di culto e poi film – scomparso nel 2019 a soli 47 anni. Nel suo mondo, e in quel suo modo unico di raccontare l’umanità, si entra con leggerezza e profondità. Sul palco, si susseguono i monologhi di Mattia, interpretati da Valerio Mastandrea, Valerio Aprea e Alessandro Tiberi, le jam session di Giorgio Tirabassi, in versione jazzista, con Hot Club Roma. Tra una lettura e l’altra, Geppi Cucciari dialoga con Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo, co-autori di «Boris» e amici del cuore di Mattia, svelando lati inediti. «Mattia accendeva un proiettore sugli altri» – ha rilevato Giacomo Ciarrapico ricordando la sua capacità di ascoltare e far brillare chi lo circondava. «Sarebbe stato contento di questa serata – ha detto Pietro Sermonti – . Aveva una sua ingegneria mentale, estetica e artistica talmente complessa e sua, rispetto al mondo, che tutti ancora oggi ci chiediamo: cosa avrebbe detto Mattia?». «Ci manca la sua voce, e ci manca tantissimo» – ha aggiunto Caterina Guzzanti – . L’affluenza a questo premio dimostra quanto è stato amato». A vincere il Premio Under 35 dedicato all’autore di «Boris» è stato Francesco Miluzzi, di Rieti, già assistente alla regia di Placido, Amendola e Milani, con «La mazza», una metafora feroce e lucida del sopravvivere quotidiano.